LE ZOLLE SONO BRICIOLE DELLA TERRA

Anche la terra si riposa, medita, si rilassa, e non facendo nulla, si ricarica di quella energia che le servirà d’inverno.

Infatti, proprio d’estate la terra ozia sotto al sole cocente, e ad Agosto è libera da ogni piantagione, è scomposta e disordinata, scapigliata ed arruffata, e questo succede dopo che la terra è rimescolata e stropicciata dall’aratro che movimenta sulla terra qualcosa di simile alle capriole sul letto: un rotolio che annoda i bambini alle lenzuola e ai cuscini, e alla fine resta una grande confusione, ma tutto respira di libertà e di sorrisi.

I sorrisi della terra sono le zolle, piccole frazioni di terra, direi briciole del mantello terrestre, sollevate dalla zappa o dall’aratro.

Le zolle le trovi sui campi usati per le coltivazioni, vederle è il segnale di fine allenamento, di  pausa.

In effetti si difendono bene da ogni tipo di avvicinamento, e a guardarle, appaiono piuttosto spigolose, dall’aspetto irto e inaccostabile: non sono invitanti per nessuno, specialmente se essiccate ed indurite dal sole,  e seppur si sbriciolino, a caderci sopra fanno male e scorticano la pelle.

Una distesa di zolle non è pronta nemmeno per la semina perchè è in uno stato di fermo.

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Campo aratro: distesa di zolle

Camminare sopra alle  zolle è un fantastico esercizio di ginnastica per le gambe, irrobustisce ogni muscolo degli arti inferiori, e soprattutto allena il senso di equilibrio: uno dei passatempi dei bambini di una volta, era saltare sulle toppe, perché le zolle dei contadini marchigiani sono le toppe.

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Nonno che tramanda alle nipotine i giochi della sua infanzia